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Si ringrazia Q.Vet - Q.Diet per aver contribuito in maniera non condizionante alla realizzazione dell'evento.

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​Per quanto le urolitiasi del cane e del gatto siano un argomento conosciuto, non è ancora completamente nota la sequenza degli eventi che porta alla formazione dei calcoli.

La relazione si propone di illustrare in quattro punti le strategie e le metodiche di gestione di tali pazienti, conformemente alle linee guida del Consensus ACVIM 2016. Nella prefazione del documento, come indicato dai colleghi coinvolti, si esortano i clinici ad operarsi nell'adottare strategie non invasive coinvolgendo maggiormente i proprietari dei pazienti, senza peraltro dimenticare l’importanza della correzione chirurgica.

Di contro, il primo punto cardinale, il Nord, ricorda il suggerimento di aumentare il contenuto d’acqua degli alimenti, abbeverata compresa. Strategia ritenuta centrale per favorire la diluizione di eventuali soluti che potrebbero dare origine a precipitati minerali.

Il secondo, ovvero il Sud, fa riferimento al pH delle urine, un parametro che oggi è più facile da gestire rispetto al passato con gli alimenti dietetici completi e complementari.

L’Est è un punto cardinale rappresentato da diversi fattori come il contenuto della razione in proteine animali, in sali minerali, in particolare i macrominerali, che in alcune condizioni del cane possono ricoprire un ruolo nella genesi di alcune specie di calcoli ed il Body Condition Score. L’Ovest, di contro, fa riferimento al coinvolgimento del microbiota intestinale. Un concetto relativamente nuovo la cui importanza ha recentemente trovato larghi riscontri in urologia umana e non di meno nel nostro contesto professionale.​​

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